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Ducati Desmo Infinito

Giordano Loi realizzazioni

Moto Special di Giordano Loi
Giordano Loi è uno scultore appassionato di moto. Proviene da una famiglia di artisti e motociclisti, comprensi¬bile quindi la ricerca di abbinare i due mondi, anche se agli antipodi tra loro. Durante i suoi studi sulla scultura si è sempre incuriosito su una problematica in partico¬lare, il dinamismo, inteso quasi come soffio vitale da infondere alla materia, l’illusione dell’energia sul punto di esplodere, la calma statica di un immediato divenire.
Possono dirsi queste caratteristiche già presenti nella scultura classica, e cardine della ricerca futurista, un esempio su tutti: "Forme uniche nella continuità dello spazio" di Boccioni. Da qui ha poi origine la ricerca affrontata dai bolidisti, il cui maggior interesse era quel¬lo di rappresentare la velocità. Dalle esperienze dei primi del ‘900 fino alle opere di Jean Tinguely, quali "Eureka" in cui compare per la prima volta il motore, Giordano aggiunge l’uomo, come parte fondamentale dell’opera. In questo modo la scultura, oltre a posse¬dere i mezzi meccanici per attuare il movimento, viene provvista anche della materia pensante necessaria a renderla "viva". Non più, quindi, un oggetto che appar¬tiene al solo mondo simbolico dell’arte, ma un oggetto che si carica di tale simbolismo per entrare nella vita quotidiana.
Nelle sue creazioni cerca di esprimere il concetto di dinamismo in tutte le sue sfaccettature, partendo dalle sculture classiche fino ad arrivare al design motociclisti¬co. Da qui nasce il concetto di "sculture dinamiche". Il suo modus operandi implica un accurato studio teorico, simbolico e formale che porta alla realizzazione dell’o¬pera con tecniche appartenenti alla scultura e plastica classica, abbinate alle più moderne lavorazioni. Gli ultimi pezzi esclusivi, sono motociclette ispirate all’ar¬chetipo animale, frutto di uno stile organico. La firma personale e la cura dei dettagli vengono applicate con lo stesso criterio sia ad opere complete, sia a particolari da integrare a forme pre-esistenti.

LA DESMO INFINITO

Il progetto "Desmo 8" (infinito) nasce come conseguenza della precedente opera, Chimera. Il mio approccio in questo caso riguardava l’assimilazione dei punti cardine della Chimera, cioè l’idea dell’ibrido, i rapporti tra le forme con chiari riferimenti all’anatomia, raffinandoli nel tentativo di realizzare un oggetto di design industriale, senza perdere però le caratteristiche di personalità che caratterizzavano il precedente lavoro.
La base di partenza di questo progetto è una Ducati 999 s del 2005, ultima evoluzione di un modello accolto dal pubblico in maniera contrastante, tralasciando il lato estetico, Pierre terblanche, designer di questo modello, ha progettato forse la migliore ducati finora presentata, dotata di una ciclistica sopraffina, estremamente regolabile, al limite dell’imbarazzante per l’utente medio, completando il quadro con sospensioni ohlins, le migliori sul mercato. La base di partenza, ossia lo scheletro, non ha punti deboli, ho preferito quindi lasciare tutto originale, anche perché la "reversibilità" è un cardine del progetto, le sovrastrutture dovevano essere sostituibili con estrema facilità utilizzando esclusivamente i punti di fissaggio originali. Con questi presupposti ho cominciato a schizzare le prime forme.


Lo stile
"Le Proporzioni devono ridursi, i volumi del modellato dovranno limitarsi a cingere la meccanica come un guanto, il risultato dovrà essere assimilabile alla visione di un felino quasi denutrito, dove le ossa vengono coperte dai soli fasci muscolari intuibili dalla corta pelliccia…" Il pensiero generale è quindi quello di"asciugare gli spazi" , creare delle linee diagonali che convergano verso l’avantreno, caratteristica assente nel 999.


TECNICA
Motore:
Standard coppa bassa, scarico completo di Fabrizio Fresco, diametro 57 con tromboncini uscita 60, sound da motogp… centralina aggiornata, tubi radiatore siliconici samco sport, telaietto anteriore racing, pedane arretrate.
Estetica:
Serbatoio con flangia pompa benzina ricavata dal pieno, capacità 19 litri, Convogliatori airbox in fibra di carbonio maggiorati, Piano seduta avanzato, larghezza minima serbatoio 10 cm…

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