Foto 1 e 2. Orecchini / pendenti a Corbulas o ciondolo in filigrana, in oro. Forma e nome che richiamano l'antico canestrello (o cestino) sardo. Semplificazione in stile moderno del bottone sardo, che ridotto all'essenziale ne esalta le linee, rendendo l'oggetto elegante e al contempo la filigrana ne esalta tutta la luminosità che solo questo tipo di lavorazione può dare. È una produzione realizzata totalmente a mano, utilizzando le antiche tecniche di lavorazione. Tipologia di chiusura degli orecchini: ad amo o perno e farfallina).

Foto 3. Riproduzione Orecchini a Grappolo d'uva - Cattedrale d'Iglesias - Fine '700.
Questo tipo di gioiello veniva indossato dalle donne che appartenevano a una famiglia di agricoltori, infatti molti gioielli sono legati ai gremi: termine con cui anticamente si indicavano le diverse tipologie di classi sociali. (es.: gremi dei panificatori, dei sarti, degli agricoltori, degli orafi, dei falegnami, dei panificatori, fabbri ferrai, muratori ecc.) Il Gremio dei Contadini è una delle antiche Corporazioni di arti e mestieri della Sardegna che ancora oggi prende parte alla vita religiosa e culturale nelle rievocazioni popolari della nostra terra. Quindi questo è un segno distintivo di appartenenza.

Foto 4. Turritella. Gioiello che raffigura la forma della turritella, frutto dell'innovazione applicata alla filigrana. E' ispirato ad una conchiglia fossile, facilmente riconoscibile per la forma estremamente slanciata. I giri in filigrana hanno sezione tondeggiante, la base è convessa, la sutura piuttosto marcata. Al vertice della "Turritella" è presente un disco in ossidiana (pietra di origine vulcanica, comune in Sardegna). Per congiunzione delle due parti vi è applicata una barra in oro, in cui vengono incastonati dei diamanti Carrè. Quest'oggetto è stato esposto alla XIX biennale di Sassari dell'innovazione dell'artigianato sardo e pubblicato nel libro Domo edizioni Ilisso.

Gioielli esposti presso Gioielleria Simeone ad Iglesias (CI)